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Ieri, intorno alle 16.00 del pomeriggio, al largo del Seno della Purità, in direzione del bacino di San Giorgio e in linea d'aria col Circolo della Vela, uno scafo cabinato, tipo yatch, si è abbattuto letteralmente su di un peschereccio mentre rientrava da una battuta di pesca giornaliera, verso il porto mercantile.
Lo scafo impazzito ha centrato in pieno il peschereccio "Frangì" e ha abbattuto la cabina di pilotaggio finendo la sua folle corsa su di essa, schiacciandola completamente.
All'origine dell'incidente sembra che sia stato un errore umano da parte del conducente (rimasto illeso) dello "yatch", lungo oltre 16 metri: in pratica sembra che abbia sbagliato manovra, così facendo ha perso il controllo del natante, finendo la sua corsa "sul peschereccio".
L'equipaggio del peschereccio era formato da tre persone: per il comandante Cosimo Giuranna, 53 anni, e Antonio Fiore (30 anni), hanno riportato solo qualche contusione e un forte stato di shock ( subito trasportati in Ospedale per controlli); mentre per il terzo, Armando Scigliuzzo(46 anni) ha avuto la peggio: gravi fratture alle costole e un trauma facciale e per di più rischia l'amputazione dell gamba: è stato subito operato e la prognosi è riservata, ovviamente.
Dopo l'impatto sono intervenute, prontamente (e meno male, dico io) le motovedette della Guardia Costiera, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza (in mare) e i Vigili del Fuoco e Ambulanze del 118 (sulla terra ferma).
Le due imbarcazioni incagliate tra loro sono andate alla deriva in direzione dello scoglio chiamato "del Campo" , prima di essere trainate o rimorchiate verso il porto da un'altro motopesca (peschereccio o "Paranza", come lo chiamiamo noi Gallipolini) : le operazioni sono durate per più di due ore e durante il tragitto il peschereccio "Frangì" è affondato, imbarcando sempre più acqua. Il motoscafo o "yatch" è stato trainato verso il bacino di Porto Gaio, che funge da deposito giudiziario, e sequestrato, ovviamente.
Oggi (10-12-2008), i sommozzatori del nucleo speciale dei Carabinieri di Taranto, hanno ispezionato il luogo dove è affondato il motopesca per controllare se le stive (dove all'interno delle quali ci sono oltre 1500 litri di carburante) hanno subito danni e, quindi, evitare la fuoriucita dello stesso e l'inquinamento della zona circostante.
2 commenti:
Si, probabilmente lo e
Perche non:)
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