mercoledì 11 febbraio 2009

Processione dell'Addolorata: Venerdì 3 Aprile



Ancora una volta, seguendo una tradizione che risale ormai al XIV secolo, nelle vie di Gallipoli, il venerdì (quest’anno il 3 aprile) precedente la domenica delle Palme, si rinnova un appuntamento al quale tutta la cittadinanza non può mancare: la processione della Beata Vergine Addolorata.
Si tratta di un evento raccontato dalle cronache non solo locali che riunisce per le vie della cittadina tutti i fedeli attorno all’immagine lignea della Madonna Addolorata, da secoli ormai venerata presso la chiesa del Carmine, gestita da tempo altrettanto immemorabile dalla Confraternita della Misericordia e del Monte Carmelo.
In questa ridente cittadina del Salento conosciuta anche per il suo splendido mare, la devozione per la Vergine è particolarmente viva in tutti i periodi dell’anno. Ma durante la Quaresima qualcosa di ancora più misterioso e affascinante lega la popolazione alla Madre di Dio. Di certo non poco ha influenzato negli anni anche il simulacro della Madonna Addolorata, realizzato in legno da un autore sconosciuto, e il cui volto sembra “vivo”, sofferente e confortante nello stesso tempo, proprio come quello di una mamma che soffre e ama il suo figlio che ormai non è più, certa però che non finisce tutto lì, nel dolore.
La confraternita, che u costituita agli inizi del XIV secolo), non cessa di offrire il suo servizio per la diffusione del Vangelo anche attraverso la forma, anch’essa rivalutata, della tradizionale processione per le vie della città.
A Gallipoli questa antica tradizione-devozione per Maria Addolorata è accompagnata anche dall’esecuzione di un oratorio sacro, denominato “Frottola” e di cui esistono varie versioni. Si tratta di composizioni musicali molto famose e diffuse nell’Ottocento, e non solo in ambienti ecclesiastici. L’autore di alcune di queste opere musicali è stato il maestro gallipolino Francesco Luigi Bianco (N.1859 – M.1920), che dedicò in esclusiva alla confraternita della Misericordia i suoi lavori.
Ma un altro illustre compositore del luogo, Giovanni Monticchio, vissuto nello stesso periodo ha voluto rendere omaggio alla Vergine Addolorata dedicandole una sua particolarissima ed emozionante versione dello “Stabat Mater”. Sia le “Frottole”, sia lo Stabat vengono eseguiti alternandosi tra loro anno dopo anno.

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