martedì 3 marzo 2009

Festività Pasquali: "La Caremma"



























A CAREMMA ( la quaresima)

All'inizio della Quaresima, un tempo, si sistemava sul terrazzo delle abitazioni salentine un fantoccio di paglia raffigurante la vecchia Caremma (contrazione dialettale da Quaremma e Quaresima ).

Il fantoccio era abbigliato con abiti neri e aveva nelle mani cunucchia e filo (conocchia e filo).

Intorno al braccio o alla vita, a seconda delle zone, aveva appesi, sempre a seconda delle zone, sette tarallini o sette piume che indicavano il numero di settimane che mancavano alla Pasqua.

Di questi, tarallini o piume, se ne toglieva uno per settimana sino al Sabato Santo, giorno in cui la stessa Caremma veniva o strappata o data alle fiamme durante il suono delle campane che annnciavano la Risurrezione di Gesù Cristo.

La Quaresima raffigurata da una persona, nasce sicuramente da riti precristiani nei quali ogni festa per l'inizio di un ciclo annuale coincideva con il ritorno sulla terra di esseri infernali e da ciò possiamo affermare che nell'antichità la Caremma fu un personaggio vivo sostituito in seguito dal pupazzo.

L' usanza della Caremma, fino a pochi anni fa scomparsa del tutto, si sta oggigiorno rispolverando ed è sempre più frequente, sui balconi salentini, la visione di questa piccola vecchietta che pur nata, come detto prima, da credenze popolari legate agli inferi, oggi ispira tanta tanta tenerezza.

Mentre quì da noi, a Gallipoli, come lo si può vedere dalla foto, viene appesa in strada e poi bruciata.

Per chi voglia assistere a questo evento, può recarsi in via Gian Giacomo Russo , trav. di Corso Roma.

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