Il procedimento a carico di 34 impiegati del Comune di Gallipoli è stato diviso tre tronconi differenti, tutti accusati di truffa ai danni dello stato.
Dopo l’udienza preliminare di questa mattina davanti al gup Nicola Lariccia, escono di scena 15 impiegati, prosciolti con formula piena: Francesco Fedele, Luigi Fiorini, Anna Maria Schirosi, Maria Sansò, Francesco Scialpi, Cosimo Polo, Igina Barone, Cosima Serio, Donato Cleopazzo, Giovanni Mecca, Silvana Meleleo, Francesca Traldi, Mosco Esposito, Claudio Suez e Bleve Livio. La posizione di due presunti fannulloni verrà discussa con un ulteriore approfondimento previsto il prossimo 25 marzo.
Verrà ascoltato un dirigente del Comune gallipolino per accertare se e quanto l’indisciplinata condotta di Vincenzo Schirosi e Giorgio Barba, entrambi residenti a Gallipoli abbia effettivamente gravato sulle casse comunali.
In 14, invece, dovranno comparire il prossimo 9 luglio davanti al giudice del Tribunale di Gallipoli: Antonio Vincenti, Luigia Oltremonte, Donato Olimpio, Anna Rita De Filippo, Sergio Leone, Francesco Mecca, Ubaldo De Martino, Maria Rosaria Cavalera, Luciano Orlandino, Vito Benvenga, Vincenza Fiamma, Anna Maria De Vita, Adele De Marini, Francesco Mauro, Erminia Legari, Angelo Gianfreda.
La cordata di presunti dipendenti comunali “fannulloni”, vennero immortalati con riprese e filmati dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, allora guidati dal capitano Domenico Barone, all’uscita degli uffici pubblici. In scaglioni differenti, il plotone di impiegati, secondo le accuse poco ligi ai loro doveri, si sarebbe assentato dal posto di lavoro senza alcuna autorizzazione e omettendo di dichiarare tali assenze ai fini del calcolo complessivo delle ore lavorative e della retribuzione, inducendo in errore il comune di Gallipoli che nel processo si è costituito parte offesa.
Articolo : Lecceprima
Dopo l’udienza preliminare di questa mattina davanti al gup Nicola Lariccia, escono di scena 15 impiegati, prosciolti con formula piena: Francesco Fedele, Luigi Fiorini, Anna Maria Schirosi, Maria Sansò, Francesco Scialpi, Cosimo Polo, Igina Barone, Cosima Serio, Donato Cleopazzo, Giovanni Mecca, Silvana Meleleo, Francesca Traldi, Mosco Esposito, Claudio Suez e Bleve Livio. La posizione di due presunti fannulloni verrà discussa con un ulteriore approfondimento previsto il prossimo 25 marzo.
Verrà ascoltato un dirigente del Comune gallipolino per accertare se e quanto l’indisciplinata condotta di Vincenzo Schirosi e Giorgio Barba, entrambi residenti a Gallipoli abbia effettivamente gravato sulle casse comunali.
In 14, invece, dovranno comparire il prossimo 9 luglio davanti al giudice del Tribunale di Gallipoli: Antonio Vincenti, Luigia Oltremonte, Donato Olimpio, Anna Rita De Filippo, Sergio Leone, Francesco Mecca, Ubaldo De Martino, Maria Rosaria Cavalera, Luciano Orlandino, Vito Benvenga, Vincenza Fiamma, Anna Maria De Vita, Adele De Marini, Francesco Mauro, Erminia Legari, Angelo Gianfreda.
La cordata di presunti dipendenti comunali “fannulloni”, vennero immortalati con riprese e filmati dai carabinieri della compagnia di Gallipoli, allora guidati dal capitano Domenico Barone, all’uscita degli uffici pubblici. In scaglioni differenti, il plotone di impiegati, secondo le accuse poco ligi ai loro doveri, si sarebbe assentato dal posto di lavoro senza alcuna autorizzazione e omettendo di dichiarare tali assenze ai fini del calcolo complessivo delle ore lavorative e della retribuzione, inducendo in errore il comune di Gallipoli che nel processo si è costituito parte offesa.
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